Mappa digitale sul bilinguismo visivo nell’area soggetta a tutela degli sloveni in Friuli Venezia Giulia

Committente: Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Soggetto attuatore: SLORI
Responsabile della ricerca: Zaira Vidau
Periodo di svolgimento: marzo-ottobre 2021

La mappa digitale sul bilinguismo visivo presenta 4505 foto di insegne pubbliche nelle province di Trieste, Gorizia e Udine che sono state raccolte per le finalità della Verifica del grado di attuazione delle disposizioni ai sensi dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001 in materia di insegne pubbliche e toponomastica nell’ambito della Terza conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena.

L’art. 10  della Legge 23 febbraio 2001, n. 38 – Norme a tutela della minoranza linguistica slovena nella regione Friuli Venezia Giulia così recita: “Con decreto del presidente della giunta regionale, sulla base della proposta del Comitato e sentiti gli enti interessati, sono individuati, sulla base della tabella di cui all’articolo 4, i comuni, le frazioni di comune, le località e gli enti in cui l’uso della lingua slovena è previsto in aggiunta a quella italiana nelle insegne degli uffici pubblici, nella carta ufficiale e, in genere, in tutte le insegne pubbliche, nonché nei gonfaloni. Le stesse disposizioni si applicano anche per le indicazioni toponomastiche e per la segnaletica stradale.”

L’area soggetta al bilinguismo visivo è stata formalmente determinata nel periodo 2008-2012, in seguito a una procedura gestita dal Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena (in seguito Comitato paritetico), che ha elaborato l’elenco dei comuni, delle province, delle comunità montane e dei concessionari di servizi tenuti ad applicare le disposizioni a norma dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001. Ai summenzionati enti si è chiesto di esprimersi ufficialmente in merito al proprio inserimento nell’ambito di applicazione della legge; ciascun interessato ha trasmesso al Comitato paritetico una richiesta formale di inclusione con eventuali precisazioni e limitazioni. Il Comitato paritetico ha quindi inoltrato la tabella degli enti e dei concessionari di servizi pubblici, con allegata la relativa documentazione, al presidente della Regione autonoma FVG che ha adottato i seguenti cinque decreti attuativi (D.P. Reg. FVG):

– decreto del Presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 18 dicembre 2008, n. 346;
– decreto del Presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 31 dicembre 2008, n. 362;
– decreto del Presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 27 ottobre 2009, n. 300;
– decreto del Presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 21 marzo 2012, n. 70;
– decreto del Presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia 21 marzo 2012, n. 71.

L’ulteriore D.P. Reg. FVG 2 dicembre 2013, n. 229 individua gli enti concessionari di servizi pubblici, tenuti all’applicazione delle misure di tutela ai sensi dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001 nell’ambito territoriale individuato e delimitato.

Abbiamo provveduto a fotografare le insegne pubbliche sul territorio dei 32 comuni ove è prevista l’applicazione delle norme di tutela. Abbiamo preso in considerazione:

  • 20 comuni nella loro interezza: Duino-Aurisina, San Dorligo della Valle, Monrupino e Sgonico in provincia di Trieste; Doberdò del Lago, Ronchi dei Legionari, Savogna d’Isonzo e San Floriano del Collio in provincia di Gorizia; Attimis, Lusevera, Drenchia, Grimacco, Malborghetto-Valbruna, Pulfero, Resia, San Leonardo, Savogna, Stregna, Taipana e Tarvisio in provincia di Udine;
  • 7 comuni che hanno incluso nell’ambito di applicazione del bilinguismo visivo solo determinate frazioni o località: Muggia e Trieste in provincia di Trieste; Cormons, Gorizia e Sagrado in provincia di Gorizia; Faedis e Nimis in provincia di Udine;
  • 5 comuni, attualmente esclusi dall’ambito di applicazione del bilinguismo visivo, pur essendo contemplati a norma del D.P.R. 12 settembre 2007 nella tabella dei Comuni che ricadono nel territorio perimetrato per l’applicazione della Legge di tutela 38/2001: Monfalcone in provincia di Gorizia; Cividale, Prepotto, San Pietro al Natisone e Torreano in provincia di Udine.

Abbiamo fotografato insegne pubbliche di varia tipologia, raggruppandole in dieci categorie:

  • segnali di direzione
  • segnali di inizio e fine centro abitato
  • odonimi
  • segnali di inizio territorio comunale e provinciale
  • segnali per punti di pubblico interesse e servizi utili
  • punti di pubblico interesse e servizi utili
  • segnali di divieto, di limitazione, di pericolo e di ordinanze
  • segnali turistici
  • scritte sui contenitori stradali per la raccolta differenziata
  • segnaletica alle fermate dei bus: orari e regole per l’utilizzo del servizio, denominazione della fermata, segnale di fermata e indicazioni sui distributori automatici per l’acquisto dei biglietti.

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