Strategia della Repubblica di Slovenia per la creazione di uno spazio culturale sloveno comune e definizione degli indirizzi istituzionali e di sviluppo dopo l’adesione all’UE

Progetto di ricerca finalizzato

Titolare del progetto: Inštitut za narodnostna vprašanja di Ljubljana
Attuatori del progetto: SLORI-Istututo Sloveno di Ricerche, Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria, Inštitut za narodnostna vprašanja di Ljubljana
Periodo di realizzazione del progetto: 2004-2006

Il progetto è un lavoro di ricerca di ampia portata, interdisciplinare e interistituzionale nell’area delle scienze umanistiche e delle scienze sociali. L’obbiettivo primario del progetto consiste nella realizzazione di una strategia organica per la Repubblica di Slovenia, cui fine è quello di creare e sviluppare uno spazio culturale sloveno comune, a seguito dell’entrata della Slovenia nell’Unione Europea.

Nel fare ciò si è dovuto necessariamente tenere conto dei seguenti aspetti:
• i diversi processi di integrazione europea
• il quadro geografico, giuridico, politico, culturale ed economico
• la globalizzazione dei rapporti e dei processi economico-culturali
• le condizioni dettate dalla società mobile, multiculturale e d’informazione.

La cultura è un sistema di mutua comunicazione e arricchimento (oltre che di concorrenza e conflitto) estremamente ampio, dinamico e aperto. Per tutti i popoli e tutte le nazioni la cultura rappresenta un grande valore, tanto che la sua conservazione e il suo sviluppo per molti coincide con un importante obiettivo strategico. Il concetto di “comune spazio culturale sloveno” ha origini storiche molto lontane, ma che a causa di alcune circostanze di portata internazionale, oltre che di quelle interne, ovvero slovene, ha conosciuto una sua realizzazione soltanto parziale. L’entrata della Slovenia nell’UE è un fattore che ha mutato radicalmente le condizioni per lo sviluppo di uno spazio culturale sloveno.

Nell’ambito del progetto lo Slori ha preparato una relazione di ricerca sugli sloveni in Italia nelle tre province (Trieste, Gorizia e Udine) in cui sono insediati. La relazione comprende i seguenti capitoli: analisi strutturale del contesto, evoluzioni storiche, infrastrutture tecniche, strutture sociali e definizione delle organizzazioni, sistema di formazione in lingua slovena, reti sociali, patrimonio naturale, patrimonio culturale materiale e immateriale, punti di forza, punti deboli, economia, cooperazione transfrontaliera, esempi di buone pratiche.

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