Convegno conclusivo del progetto Dietro, a ridosso, oltre il confine

Gorizia ospiterà giovedì e venerdì prossimo un interessante convegno di due giorni dedicato ai confini, alla loro rimozione (fisica) e al ruolo delle minoranze nello stimolare i processi di collaborazione transfrontaliera. Si tratta dell’evento conclusivo del progetto Dietro, a ridosso, oltre il confine: gli Sloveni in Friuli Venezia Giulia a dieci anni dall’ingresso della Slovenia nell’area Schengen, che l’Istituto Sloveno di Ricerche (SLORI) ha sviluppato in stretta collaborazione con numerosi partner. Il progetto è stato scelto sul bando speciale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia B per la definizione di un programma complessivo di interventi al fine di valorizzare e diffondere l’uso della lingua slovena (ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 25/2016), il suo obiettivo è di indagare i cambiamenti che la rimozione delle barriere confinarie ha provocato sul nostro territorio, con un accento particolare sulla realtà della comunità nazionale slovena in Italia. Il progetto si vuole occupare soprattutto di presente e futuro, per questo le sue attività sono rivolte a stimolare la riflessione su sfide e opportunità che sono ancora di fronte a noi.

Il convegno di due giorni di Gorizia è costituito da cinque panel tematici, che si succederanno in forme diverse (come dibattiti aperti, tavole rotondi, serie di relazioni) in due distinte location. Il primo giorno (18 ottobre 2018, Aula magna del Polo Goriziano dell’Università degli Studi di Trieste) sarà nel segno del ruolo che svolge oggi il trattato di Schengen nello scenario europeo e regionale e si svolgerà in lingua italiana e slovena con traduzione simultanea. I due ospiti principali del panel introduttivo saranno il presidente del Centro studi CESPI, già Ministro del Commercio Estero e di Grazia e Giustizia Piero Fassino e il rettore dell’ateneo Nova Univerza di Nova Gorica, già Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Slovenia Dimitrij Rupel. I due prestigiosi ospiti dialogheranno con il moderatore Štefan Čok in merito ai punti di forza e di debolezza dell’odierno libero passaggio di merci e persone, anche in considerazione degli attuali trend politici e dei processi sociodemografici. Seguirà la relazione della collaboratrice del centro di ricerche EURAC di Bolzano Greta Klotz, che presenterà i risultati di un progetto di ricerca internazionale sulle minoranze nazionali come promotrici di collaborazione transfrontaliera. La parte mattutina del convegno verrà conclusa dagli studenti di Sociologia delle Relazioni Internazionali dell’Università di Trieste, che presenteranno due ricerche svolte nell’ambito del progetto. Il dibattito si preannuncia interessante anche per quel che riguarda la tavola rotonda pomeridiana, quando a riflettere sui confini fisici e mentali saranno i geografi Milan Bufon e Igor Jelen, lo storico Alessandro Cattunar, il giurista Guglielmo Cevolin, il sociologo Moreno Zago e la linguista Danila Zuljan Kumar.

Il secondo giorno del convegno (19 ottobre 2018, Sala della Fondazione Carigo) sarà più specificatamente rivolto alla realtà della comunità nazionale slovena in Italia e si svolgerà in lingua slovena. Nel primo panel saranno in evidenza gli aspetti economici, sotto la lente d’ingrandimento finiranno in particolare le sfide e le opportunità che la comune appartenenza europea offre all’economia della comunità slovena in Italia. Parteciperanno al dibattitto la presidente dello SLORI e ricercatrice presso l’Istituto per lo Studio delle Questioni Etniche di Lubiana Sara Brezigar, l’economista Igor Guardiancich, il direttore dell’Unione Regionale Economica Slovena Andrej Šik, la rappresentate della Kmečka zveza – Associazione degli Agricoltori Mara Černic e l’imprenditore Fabrizio Polojaz. Durante la tavola rotonda di venerdì pomeriggio invece si parlerà dello spazio comune dei media in lingua slovena, durante il quale i partecipanti saranno chiamati a riflettere in modo critico sui rapporti fra la comunità slovena in Italia e la Slovenia nel campo dei media. Parteciperanno all’incontro Ezio Gosgnach (Dom), Aleksander Koren (Primorski dnevnik), Antiša Korljan (Primorske novice), Miha Obit (Novi Matajur), Jurij Paljk (Novi Glas), Marco Tavčar (Sede RAI FVG) e Mirjam Muzenič (RTV Slovenija), che modererà l’incontro.

Il convegno si concluderà con la presentazione di un video realizzato da un gruppo di allievi della Casa dello studente sloveno Simon Gregorčič di Gorizia con il sostegno dei collaboratori di Kinoatelje e Slori. Il giovane team è andato nei mesi iniziali del progetto “sul campo”, raccogliendo nell’area di confine che va da Tarvisio a Muggia numerose preziose testimonianze sugli effetti che la rimozione del confine ha avuto sulla vita della popolazione locale. Alla fine del progetto il video sarà reso disponibile assieme a tutto il resto del materiale. È infine in programma anche la pubblicazione di una raccolta di Atti del convegno, in forma bilingue, in cui saranno raccolti gli interventi del convegno di Gorizia nonché dei due incontri introduttivi tenutisi nel mese di settembre 2018 a Tarvisio e Muggia.

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